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Arriva il Prosecco Doc Rosé, e va incontro ai nuovi gusti (all’estero ma non solo)

Approvata la proposta di modifica del disciplinare dal ministero, la produzione potrebbe iniziare dalla prossima vendemmia

Il vino che non c’era adesso, o meglio presto, ci sarà. Si tratta del Prosecco Rosé la variante delle celebri bollicine prodotte del Nord Est e che con ogni probabilità potranno essere prodotte a partire dalla prossima vendemmia. È stata infatti approvata nei giorni scorsi dal Comitato nazionale vini del ministero delle Politiche agricole la proposta di modifica del disciplinare di produzione del Prosecco Doc (quello che può essere prodotto nella macro Doc che va da Padova al comune di Prosecco in provincia di Trieste e che si differenzia dalle due Docg di Conegliano Valdobbiadene e dei Monti Asolani) che introduce appunto la variante rosa.

Per passare alla fase produttiva occorre ancora la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore del successivo Decreto Ministeriale, che ufficializzerà la modifica a livello nazionale avviando l’iter comunitario che culminerà con la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.